Filip Dujardin è uno strano fotografo di architettura. E’ meglio conosciuto per le immagini di edifici che non esistono.
Dujardin realizza fotomontaggi digitali di strutture impossibili. Alcuni edifici utopici sono impilati e costruiti come torri realizzate con pezzi di Jenga, con elementi estrusi in ogni direzione. Altri mostrano passaggi che portano da nessuna parte, proprio come i disegni di Escher. Realizzati meticolosamente, costruiti in bilico al confine sottile tra realtà e assurdità.
Dujardin, originario del Belgio, formato come architetto, più tardi diventa fotografo di architettura commerciale. Entrambe le competenze sono subito visibili attraverso le sue strutture fittizie, che sono al centro di una nuova monografia, Finzioni, da Hatje Cantz editore.
Dujardin fotografia d’archittettura impossibile, come realizza le sue opere?
Dujardin solitamente inizia realizzando un modello di edificio fantastico. In un primo momento creando un modello in cartone, ed eventualmente perfezionandolo con i Lego dei suoi figli. Recentemente utilizza per la costruzione anche software per lo sviluppo di modelli 3D. Un lavoro che può rivelarsi utile per concepire nuove visioni per strutture private o pubbliche. In altri casi, tempo dedicato alla fabbricazione di un edificio falso.
Quando arriva il momento di montare la struttura, egli usa il suo modello originale come riferimento. Fotografa la struttura, portandola in Photoshop, realizza il collage prendendo parti da altri edifici e montandoli su di esso. Le creazioni più complesse possono comprendere fino a 150 pezzi singoli.
In un’intervista lo scorso anno, ha spiegato che la chiave per rendere la cosa credibile è l’illuminazione: “L’edificio diventa reale solo se le ombre sono ben fatte” .
L’opera di Dujardin continua una lunga tradizione di architettura fittizia. Nel 1960, il gruppo con sede a Londra Archigram utilizza il disegno speculativo per alimentare da un punto di vista creativo i loro stessi colleghi e coetanei. Nei decenni che seguirono, Lebbeus Woods ha costruito il suo nome come architetto non per gli edifici che ha fatto, ma semplicemente per quelli che immaginava.
Dove si colloca Dujardin? Egli è un artista? Un architetto? La distinzione probabilmente non importa, i suoi edifici hanno una forza tale, in grado di tenere l’osservatore incollato a guardare.
Sito web dell’autore: http://www.filipdujardin.be/