Biometria, più semplice l’utilizzo di dispositivi per il rilevamento delle impronte o l’analisi della firma.
Le tecnologie biometriche e i dispositivi bio-compatibili sono presenti nella nostra vita già da diversi anni. Entrati a far parte del nostro quotidiano in maniera graduale, sono stati utilizzati dall’uomo, che ha imparato a conoscerli sia per necessità che per obbligo.
Uno dei primi dispositivi elettronici bio-compatibili entrati a far parte del nostro vivere quotidiano è il chip rfid per cani, che ha sostituito il tatuaggio, per la registrazione dell’animale nell’anagrafe canina. Attraverso poi uno scanner di dispositivi rfid è possibile rilevare i dati del chip e quindi dell’animale.
I dispositivi biometrici funzionanno in maniera differente.
Si basano sulla possibilità di effettuare, comunque una scansione, ma di una “caratteristica biologica immutabile ed unica” dell’essere umano, come impronte digitali e iride.
L’utilizzo di queste caratteristiche biologiche uniche (dell’essere umano) e la loro gestione può permettere ad esempio l’accesso ad un luogo sensibile o un’ area riservata. Oppure possono essere rilevate e memorizzate a scopo preventivo, come avviene ad esempio per l’accesso ad alcune banche.
Lo sviluppo tecnologico e i costi più accessibili hanno favorito la loro diffusione.
Il Garante della Privacy con un provvedimento a carattere generale, mira ad individuare casi in cui non sarà più necessario effettuare un interpello preventivo per l’utilizzo delle tecnologie biometriche, definendo un quadro di regole a tutela delle libertà personali, con particolare attenzione all’utilizzo di dispositivi mobili come smartphone e tablet più facili allo smarrimento e quindi ad essere compromessi.
Come precisato dal Garante per la Privacy sono state messe a punto delle linee guida, nelle quali vengono analizzati i vari tipi di trattamento biometrico esistenti, anche quelli per cui permane l’obbligo di verifica preliminare (lettura dell’iride, riconoscimento facciale e traccaito venoso):
Come riportato sul sito del Garante della Privacy:
“Data la particolare delicatezza del tema, prima del varo definitivo del provvedimento e delle linee guida, l’Autorità ha deciso di sottoporre i testi a una consultazione pubblica. Soggetti interessati, associazioni di categoria degli imprenditori e dei consumatori, università, centri di ricerca, potranno far pervenire contributi e osservazioni al Garante per posta o attraverso la casella di posta elettronica appositamente attivata: [email protected]”
ALLEGATI
– Avviso di consultazione pubblica
– “Schema di provvedimento in tema di riconoscimento biometrico e firma grafometrica”,
– “Linee guida in materia di riconoscimento biometrico e firma grafometrica”,